Domenica 29 marzo 2020 si svolgerà il referendum confermativo sul testo della legge costituzionale relativa alla riduzione del numero dei parlamentari.
Sono chiamati al voto anche i cittadini italiani residenti all’estero, iscritti all’AIRE (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero) e nelle liste elettorali, che potranno votare per corrispondenza
Ai sensi della Legge 27 dicembre 2001, n. 459 e del relativo regolamento di attuazione approvato con D.P.R. 2 aprile 2030, n. 104, la modalità di voto per corrispondenza da parte di tali elettori, i cui nominativi vengono inseriti d’ufficio nell’elenco degli elettori residenti all’estero, fa comunque salva la possibilità di votare in Italia, previa apposita e tempestiva opzione, da esercitare in occasione di ogni consultazione popolare e valida limitatamente ad essa.
Gli elettori residenti all’estero possono scegliere di votare in Italia nel Comune di iscrizione elettorale, comunicando tale scelta (opzione) al proprio Consolato entro sabato 8 febbraio 2020, anche utilizzando il modello allegato.
L’opzione dovrà pervenire entro il termine sopra indicato all’Ufficio Consolare operante nella circoscrizione di residenza dell’elettore e potrà essere revocata con le medesime modalità ed entro gli stessi termini previsti per il suo esercizio.
Qualora tale opzione venga inviata per posta, l’elettore ha l’onere di accertarne la ricezione, da parte dell’ufficio consolare entro il termine prescritto.
Per chi sceglie di rientrare in Italia per votare, la legge non prevede alcun tipo di rimborso per le spese di viaggio sostenute, ma solo agevolazioni tariffarie all’interno del territorio italiano. Solo gli elettori, che risiedono in Paesi dove non vi sono le condizioni per votare per corrispondenza, hanno diritto al rimborso del 75 per cento del costo del biglietto di viaggio, in classe economica.
Per ogni ulteriore informazione è possibile rivolgersi al proprio Ufficio consolare.